Misura del rumore: cos’è, perché è importante e come ottenerla

Misura del rumore
isolamento acustico Roma

Misura del rumore: cos’è, perché è importante e come ottenerla

Gli interventi di insonorizzazione puntano a migliorare il comfort acustico e/o a ottenere la certificazione di impatto acustico e mettere in regola una determinata attività. Alla base di tutto però ci deve essere una consulenza acustica, cioè il contatto con un esperto in grado di fornire le risposte adeguate in termini di gestione del rumore. 

Dalle disposizioni previste dalla Legge alle opere di insonorizzazione, infatti, l’obiettivo resta ridurre il rumore (prodotto o proveniente dall’esterno). 

L’importanza della misura del rumore 

Qualsiasi opera di abbattimento del rumore deve essere approntata su valori e informazioni certe: da qui l’importanza della misura del rumore. Più in particolare, senza una misurazione del rumore, non è possibile delineare una strategia di intervento mirato, rimettendoci in termini di comfort acustico e incappando in sanzioni previste dalla Legge. 

La misura del rumore passa dai rilievi fonometrici e dalle misure fonometriche, vale a dire attività destinate a quantificare il livello di rumore ambientale derivante dai rumori collegati ad attività commerciali, artigianali o industriali oppure il valore dell’inquinamento acustico nell’ambito di abitazione private. 

Le unità di misura del rumore 

Il suono, che sia piacevole o fastidioso, viene definito come la vibrazione generata da un corpo in fase di oscillazione. Le onde generate dalla sua propagazione raggiungono l’orecchio. Dalle definizione è facile intuire come qualsiasi cosa possa diventare fonte di suoni: persone, ambiente, macchinari e dispositivi. Questo implica una vasta gamma di componenti da prendere in considerazione. 

Le misura del suono può concentrarsi su una o più componenti del suono, portando a risultati differenti che vale la pena conoscere. 

  • Intensità – Suoni forti e deboli: l’intensità definisce il livello di percezione del suono e viene valutata in decibel (dB). È l’unità di misura del rumore. 
  • Frequenza – La frequenza viene misurata in Hertz (Hz) e indica la quantità di vibrazioni realizzate in un secondo. 
  • Lunghezza d’onda – La lunghezza d’onda non è altro la distanza compiuta dal suono in un definito periodo di tempo. 
  • Ampiezza d’onda – L’ampiezza d’onda determina il livello di intensità che si avverte di un determinato suono. 
  • Periodo – Il periodo indica il tempo impiegato dal suono per realizzare una vibrazione completa; 
  • Velocità di propagazione – La velocità di propagazione quantifica la rapidità con cui il suono si diffonde in un ambiente. 
  • Altezza – L’altezza del suono aiuta a capire quando un suono può essere considerato grave oppure acuto. 
  • Timbro – Il timbro del suono consente di differenziare due suoni caratterizzati da frequenza o altezza uguale. 

Come si misura il suono e il rumore 

Lo strumento più utilizzato per ottenere la misura del suono e del rumore è il fonometro: il suo obiettivo è calcolare l’ampiezza e il grado di pressione del suono. È un dispositivo dotato di microfono per la rilevazione del suono, uno strumento di trattamento dati e un display di visualizzazione. In pratica il suono e le sue fluttuazioni vengono rilevate dal microfono, trasformate in input elettrici, elaborati e successivamente trasformati in dati consultabili. Considerando il contesto delle prove fonometriche, però, il fonometro deve essere preciso e utilizzato da un esperto del suono. Senza queste due condizioni, i rumori di fondo all’aria aperta e il riverbero negli ambienti chiusi rischiano di alterare la misurazione. 

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