Il rumore è entrato a far parte della quotidianità di tutti, ma alcuni studi e interventi permettono di rendere la situazione vivibile. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sui rilievi fonometrici. 

L’acquisto di un immobile è una scelta impegnativa dal punto di vista economico e umano, ma il rumore potrebbe rendere la vita impossibile. La maggior parte delle persone, infatti, si concentra su altri elementi, come per esempio la zona, i trasporti e i servizi. Purtroppo spesso si sottovaluta la questione “rumore”. Dal rumore da calpestio ai rumori ambientali: il rumore potrebbe essere intollerabile e minare la qualità di vita. A correre in aiuto ci sono i rilievi fonometrici. 

Rilievi fonometrici: cosa sono e a cosa servono 

I rilievi fonometri o misure fonometriche analizzano il contesto acustico di un determinato ambiente allo scopo di inquadrarlo sotto il profilo acustico. Il rilevamento della quantità e dell’intensità del rumore serve per vari utilizzi, primo tra tutti per decidere le eventuali opere di isolamento acustico o insonorizzazione acustica. 

Per esempio, le misure fonometriche servono a pianificare la strategia di isolamento acustico di una casa oppure  le opere di correzione acustica in base al riverbero del suono in un ambiente. In un secondo momento, poi, i rilievi fonometrici sono indispensabili per provare l’intensità dei rumori dei vicini. 

Come viene effettuata la misurazione fonometrica   

La misurazione fonometrica viene effettuata dal tecnico competente in Acustica Ambientale sia prima delle opere di isolamento e correzione acustica che dopo gli interventi di miglioramento. Il fonometro professionale certificato viene posizionato su un supporto e orientato verso la fonte di rumore in modo da permettere al microfono di captare anche le frequenze più alte dei rumori. I dati registrati dal fonometro  esprimono l’intensità del rumore percepito in decibel (dB) e consentono di compilare la valutazione acustica.