Certificazione di impatto acustico: cos’è e quando serve
La Certificazione di Impatto Acustico, detta anche VIA (Valutazione di Impatto Acustico) è una documentazione richiesta dalla legge italiana che attesta l’effettivo impatto acustico di un’azienda all’interno dell’ambiente in cui opera. Il documento va compilato dal titolare dell’azienda e consegnato a uno degli enti preposti, solitamente il Comune di residenza. Si tratta di una documentazione fondamentale per poter ritenere in regola la propria attività. Ci sono ovviamente casi in cui l’azienda non è tenuta a presentare questa documentazione, ma in caso di attività in cui è prevista una produzione di rumore, in qualsiasi forma possibile, la VIA va compilata e consegnata come previsto dalla legge.
Secondo il DPR 227/2011, la Certificazione di Impatto Acustico si rivela obbligatoria per chiunque debba realizzare opere pubbliche, creare infrastrutture di trasporti, avviare attività che richiedano l’installazione di impianti rumorosi, costruire impianti sportivi o ricreativi che richiedano l’installazione di impianti di filodiffusione, costruire discoteche o circoli privati.
Attività come la ristorazione o le palestre, per esempio, sono esonerate dal compilare queste documentazioni se non ritengono di dover diffondere musica al loro interno. In caso contrario, invece, la VIA si rivelerà obbligatoria.
Non è possibile compilare da soli la certificazione di Impatto Acustico. Per farlo è necessario l’intervento di un tecnico specializzato in isolamento acustico e competente, in grado di effettuare le rilevazioni acustiche del caso e di aiutarvi nella compilazione, senza commettere errori. È sempre bene chiedere a un professionista, quando si tratta di normative, così da non correre rischi a livello burocratico.