Quali sono le norme per l’isolamento acustico degli edifici

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Quali sono le norme per l’isolamento acustico degli edifici

L’isolamento acustico è un tema di notevole rilevanza all’interno della legislazione nazionale. La prima legge in materia risale al 1995, precisamente alla Legge n. 447, che stabilisce i principi fondamentali relativi all’isolamento acustico. Questa legge contiene una definizione chiara di “inquinamento acustico”, che si riferisce all’ingresso di rumori indesiderati all’interno di edifici o spazi all’aperto, causando disturbo alle persone presenti.

Il Decreto Legislativo n. 42 del 17 febbraio 2017 ha ulteriormente affrontato l’inquinamento acustico, trattando in modo differenziato le questioni relative alle infrastrutture, agli edifici residenziali e ai macchinari. Questo decreto prevede che i costruttori di edifici residenziali che non soddisfano i requisiti acustici possono essere tenuti responsabili per i danni subiti dalle persone disturbate dai rumori eccessivi. Queste regole si applicano sia agli edifici singoli che agli appartamenti in condominio, entrambi devono essere in possesso di un certificato di conformità ai requisiti acustici passivi. Anche gli edifici soggetti a ristrutturazione devono dimostrare il miglioramento della situazione precedente.

Isolare acusticamente gli edifici: il certificato acustico

Ai sensi della norma UNI 1136, a partire dal 31 dicembre 2011, tutti i nuovi edifici devono essere forniti di una certificazione specifica che attesti la loro conformità ai requisiti di isolamento acustico. Questo obbligo si estende anche a chiunque intenda vendere o affittare un immobile.

Il certificato acustico è un documento emesso da tecnici qualificati, come ingegneri, geometri, architetti o periti, a seguito di un collaudo noto come “perizia fonometrica”, che misura l’inquinamento acustico in diverse fasce orarie della giornata.

Alla fine della valutazione, i tecnici rilasciano il certificato in cui viene indicata la “classe acustica”, valutata su una scala da 1 a 4. Una classe 1 indica un edificio silenzioso, mentre una classe 4 indica un edificio rumoroso e quindi non adeguatamente isolato.

La normativa vigente, risultato dell’armonizzazione tra leggi nazionali e direttive europee, specifica i requisiti acustici passivi richiesti per gli edifici, ossia i limiti di riferimento obbligatori per garantire il comfort abitativo. Questi requisiti si applicano sia alle nuove costruzioni che alle ristrutturazioni. La legge di riferimento è il D.P.C.M. del 5 dicembre 1997. Questi requisiti riguardano caratteristiche strutturali che influiscono sulla propagazione del suono e, quindi, sull’efficacia dell’isolamento di un edificio. La verifica del rispetto di tali parametri è responsabilità di professionisti con le competenze tecniche necessarie, in grado di valutare l’intensità dei rumori provenienti da diverse fonti, come il calpestio, fonti esterne, sistemi di riscaldamento, condizionatori, ascensori, scarichi del bagno e altre sorgenti di rumore, in base alla posizione dell’edificio.

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